FATTORI CHE OSTACOLANO LA NORMALE GUARIGIONE DELLE FERITE
A) FATTORI LOCALI
- INSUFFICIENZA ARTERIOSA
- Quando un arteria, per qualunque motivo, non riesce a portare abbastanza sangue ossigenato alla ferita
- Diminuisce la produzione di collagene e si creano condizioni favorevoli per l’infezione.
- INSUFFICIENZA VENOSA
- Il sangue venoso ristagna localmente
- Ciò porta una diminuzione della diffusione di ossigeno
- L’aumento della pressione venosa conduce all’edema (gonfiore)
- EDEMA (gonfiore)
- Diminuisce la diffusione e la concentrazione di ossigeno
- Negli arti ad esempio si esegue una medicazione elasto-compressiva e
si cerca di mantenere una posizione di scarico della parte trattata (il
classico braccio al collo)
- INFEZIONE
- Un’infezione si considera clinicamente significativa se il numero di
batteri è uguale o maggiore a 100.000 per grammo di tessuto
- In questo contesto è favorita la cicatrizzazione ipertrofica
- Prima che si possa pensare di chiudere in qualsiasi modo una ferita
che si presenta aperta ed infetta, essa dovrebbe essere trattata con
l’adeguata terapia antibiotica e con ripetute manovre di pulizia al fine
di ridurre il numero di batteri a meno di 100.000 per grammo di tessuto
- PRESSIONE
- La prolungata pressione su di un punto del corpo conduce ad ischemia
locale e gioca un ruolo fondamentale nella formazione delle ulcere da
pressione, più comunemente conosciute come ulcere da decubito (vedi
capitolo specifico)
- Il continuo cambio di posizione (con o senza speciali materassi e
cuscini) impedisce che il peso corporeo eserciti la pressione prolungata
su di un solo punto, ed è essenziale quindi per la guarigione delle
ulcere da decubito
- Anche bendaggi eccessivamente compressivi possono causare un danno tessutale
- RADIAZIONE (es. radioterapia)
- I tessuti irradiati spesso scarsamente vascolarizzati
- CORPI ESTRANEI O MATERIALE NECROTICO
- Ostacolano la normale guarigione e dovrebbero essere asportati dalle ferite
B) FATTORI SISTEMICI
- DIABETE MELLITO
- Colpisce il microcircolo danneggiandolo
- L’emoglobina ha difficoltà a liberare ossigeno nei tessuti.
- Il sistema immunitario funziona con più difficoltà e ciò favorisce le infezioni
- I nervi sono danneggiati e viene quindi meno il normale segnale di rilevamento della pressione (cioè il dolore)
- MALNUTRIZIONE
- Un adeguato deposito di proteine è importante per la guarigione delle ferite
- Normalmente un adulto in salute richiede 35 Kcal/Kg/giorno per mantenere il suo peso, e richiede 0,8-2g/Kg/giorno di proteine
- Le richieste proteiche e caloriche risultano aumentate nelle ferite croniche, nei grossi traumi e nelle ustioni
- DEFICIT VITAMINICO
- Vitamina C, rame, ferro e zinco sono essenziali per la guarigione delle ferite
- In generale gli integratori di vitamine e sali minerali sono raramente
richiesti e comunque non migliorano il processo di guarigione delle
ferite a meno che il paziente non abbia un deficit conosciuto di
vitamine o minerali
- Il deficit di vitamina C causa lo scorbuto, con ostacolo nella guarigione e nella cicatrizzazione delle ferite
- Non c’è evidenza clinica che nei pazienti non affetti da scorbuto,
l’assunzione della vitamina C migliori il processo di guarigione
- La vitamina A fa eccezione: un suo incremento può essere di beneficio
anche nei casi in cui non vi sia un suo deficit pre-esistente
- Vitamina E: non è dimostrato che migliori il processo cicatriziale, sia normale che ipertrofico che cheloideo
- CHEMIOTERAPIA
- Sopprimendo la capacità del midollo osseo di produrre cellule infiammatorie, la fase infiammatoria della guarigione è assente
- Aumenta inoltre il rischio di infezione delle ferite
- FUMO
- Il fumo diminuisce il rilascio di ossigeno ai tessuti periferici
- La nicotina, anche quella inclusa nei cerotti e nelle gomme da
masticare, causa vasocostrizione periferica (chiude i vasi sanguigni
periferici)
- La nicotina è particolarmente deleteria per gli innesti cutanei ed i lembi, in cui è essenziale un buon supporto vascolare
- In una situazione ottimale, i pazienti fumatori dovrebbero smettere di
fumare almeno 2 settimane prima dell’intervento chirurgico e proseguire
la loro astensione finché le ferite non siano guarite
- ETA’
- Nell’anziano il processo riparativo è più lento
- Nell’anziano sia la cute sana che le ferite sono più deboli
- La sola età non determina un’alterata guarigione delle ferite, ma può contribuire se associata ad altri fattori
- A causa della fase infiammatoria ridotta, è inusuale osservare in un anziano un processo cicatriziale ipertrofico
- CORTISONE
- Inibisce la fase infiammatoria del processo riparativo
- Porta ad una diminuita forza delle ferite
- La guarigione in pazienti che assumono cortisone può essere migliorata assumendo vitamina A (vedi poco sopra)